IL MONUMENTO NATURALE DELLE FORRE DI CORCHIANO
Percorso di affascinante bellezza in un luogo unico, immerso nella natura, alla scoperta di tracce di antiche civiltà e della preziosa area protetta della Forra di Corchiano,
divenuta monumento naturale.
L' area protetta delle Forre di Corchiano è stata designata Monumento Naturale dalla Regione Lazio nel 2008. Si estende lungo il corso del Rio Fratta, un torrente che scorre all’interno della forra sotto al centro storico, e dove prolifera e abita una variegata flora e fauna.
Durante il tragitto sarà possibile godere l'esplorazione di suggestivi siti, da caverne preistoriche, tagliate falische, antiche opere idrauliche, un ponte romano del III secolo d.C. e un tratto della Via Amerina.
Partendo da piazza San Biagio, dopo una visita al delizioso borgo vecchio di Corchiano, si incontra la Via Cava della Spigliara, una delle quattro vie cave principali e risalente al VI sec a.C detta anche del “Sasso Pendulo”, per il masso che si vede incastrato tra le sue pareti tufacee. Tra cascate e una folta e rigogliosa vegetazione, avvolti in atmosfere misteriose, si arriva alla Tagliata Falisca Via Cava di Sant'Egidio, una profonda strada scavata nel tufo, alta più di 10 metri che conserva sulle pareti due iscrizioni etrusche.
La via scende rapidamente verso una piccola piana erbosa, nota come “Orto del Sambuco”, dove sono presenti il Ponte e la Cascata del Sambuco. Qui la piana è dominata dal Rio Fratta, che crea una cascata, e dall’antico ponte Romano a schiena d’asino. Sono presenti, inoltre, due sorgenti d’acqua adiacenti la cascata.
In direzione di rientro al centro storico di Corchiano, una meravigliosa Necropoli Falisca, la Necropoli del Soccorso, incontra i nostri passi. Essa è uno dei principali ritrovamenti ottocenteschi di una importante campagna di scavi che investi il territorio. E' possibile ammirarne gli interessanti ingressi che riportano pregiate decorazioni, tra cui una, presente solo in questi luoghi, detta a “Becco di Civetta” .
Più che un semplice percorso è un magico viaggio nei meandri della storia!
Nei pressi della Cava di Sant'Egidio non può mancare una visita alla Via Cava della Cannara, sulle cui pareti, che tagliano il banco di tufo per risalirlo tra scure pareti che reggono campi coltivati e noccioleti, scorgiamo la firma dell’antico impresario etrusco che ha voluto incidere il suo nome “Larth Vel Amies” a perenne memoria della sua opera d’ingegneria stradale.