Civita Castellana
La capitale dei Falisci
Civita Castellana
La capitale dei Falisci
Civita Castellana è il borgo più grande dell’Agro Falisco, ricco di storia e di bellezze da vedere.
Collocata su altissimi speroni di tufo e attraversata da profonde forre, Civita Castellana offre panorami di bellezza unica. Come il paesaggio che potete ammirare dal Ponte Clementino, che divide il centro storico dalla parte nuova del paese.
Nell’antichità il suo nome era Falerii Veteres ed era la capitale della civiltà falisca. Nel Rinascimento fu residenza papale, tra i pontefici più importanti: Alessandro VI Borgia e Giulio II della Rovere. Civita Castellana è circondata da siti archeologici e dalla natura, a pochi chilometri dalla Via Amerina e dall’antica Faleri Novi. Il paese è noto in tutto il mondo per la sua produzione ceramica.
Scopri cosa c'è da vedere!
Comune di Civita Castellana
Regione: Lazio
Provincia: Viterbo
Abitanti: 16.262
Cap: 01033
Santo Patrono: Ss. Giovanni e Marciano
Festa patronale: 16 settembre
Il tempo a Civita Castellana
Lo sai che… il musicista austriaco Mozart, di passaggio a Civita Castellana, suonò l’organo nel Duomo dei Cosmati.
Lo sai che… il musicista austriaco Mozart, di passaggio a Civita Castellana, suonò l’organo nel Duomo dei Cosmati.
Falerii Veteres: capitale falisca
Antica capitale dell’Agro Falisco, Falerii Veteres, fu l’insediamento più importante della civiltà falisca. Testimoniano questa epoca molti siti archeologici, come quello del Vignale e della località Celle, che ospita i resti del tempio di Giunione Curite. Il poeta romano Ovidio, che aveva moglie falisca, ci racconta dei cortei religiosi che qui si svolgevano.
Nel centro storico, il Forte Sangallo ospita il Museo Archeologico dell’Agro Falisco. L’edificio fu costruito su ordine di Alessandro VI Borgia, ed è un affascinante esempio di architettura rinascimentale.
Roma e le invasioni barbariche
La città di Falerii Veteres viene distrutta dall’esercito romano, dopo 15.000 morti, nel 241 a.C.. I Falisci vengono trasferiti nella nuova città di Faleri Novi. Questo insediamento, anche se circondato da mura, è più facile da controllare perché si trova in pianura. Falerii Veteres invece era difficile da conquistare perché circondata dai dirupi delle forre.
Con l’arrivo delle invasioni barbariche Faleri Novi viene abbandonata. La popolazione si ristabilisce nel vecchio insediamento, dal quale nascerà la città medievale.
La bellezza di un luogo di passaggio
Dietro al Forte Sangallo, dal ponte che sorvola il fossato, il panorama si estende per chilometri fino al Monte Soratte. Questa magnifica visione è stata riportata dal celebre scrittore tedesco Johann Wolfgang von Goethe. L’autore soggiornò nel borgo durante il viaggio verso Roma: “Bellissima la vista del castello: il monte Soratte, una massa calcarea che probabilmente fà parte della catena appenninica, si erge solitario e pittoresco. Le zone vulcaniche sono molto più basse degli Appennini e solo i corsi d' acqua, scorrendo impetuosi, le hanno incise creando rilievi e dirupi in forme stupendamente plastiche, roccioni a precipizio e un paesaggio tutto discontinuità e fratture”. Questo estratto è contenuto nel libro Viaggio in Italia.
Un altro monumento da vedere è il Duomo dei Cosmati. Costruita da una delle più importanti famiglie di marmorari romani, i Cosmati, la suggestiva cattedrale risale al XII secolo. Come riportato dalla targa, il compositore Mozart, durante il ritorno da Roma, passò a Civita e suonò l’organo della chiesa.
Per l’importanza strategica nel territorio, per la vicinanza con Roma, per la bellezza del paesaggio, Civita Castellana fu visitata da molte personalità. Ritratta spesso da pittori, tra i quali ricordiamo Edouard Bertin, Edward Lear e Jean-Baptiste Camille Corot.
L’arte della ceramica
La produzione ceramica di Civita Castellana è esportata in tutto il mondo. Negli anni Trenta la produzione delle ceramiche copriva il 60% di quella nazionale. L’elevato numero di fabbriche, l’innnovazione tecnologica del settore e le competenze artigianali, hanno condotto al boom economico degli anni ‘60. Il settore ceramico ha costituito il tessuto socio-economico di Civita Castellana per tutto il ‘900. La produzione è specializzata in sanitari, piastrelle e stoviglierie di uso domestico.
Il Museo della Ceramica “Casimiro Marcantoni” espone opere risalenti al XVIII secolo, fino alle evoluzioni più moderne della produzione anni ‘60 e ‘70.
Ricca di storie e di cose da vedere, Civita Castellana è un borgo unico dell’Agro Falisco!