Forte Sangallo
Forte Sangallo
Il Forte Sangallo di Civita Castellana: monumento e museo
Il Forte Sangallo di Civita Castellana è un monumento unico dell’Agro Falisco, della Tuscia e del Lazio. Nel suo complesso racconta le storie di varie epoche, molto lontane tra loro. Questa fortezza ospita anche un museo, la più grande collezione di reperti falisci, in cui scoprire la storia di questa civiltà.
Ora, dopo gli interventi restaurativi del MIBACT, sono disponibili nuovi percorsi per I visitatori all’interno della struttura rinascimentale. “Il Forte ritrovato”, così è stata chiamata questa opera di riqualificazione.
Ci sono due differenti percorsi di visita, ognuno è un’esperienza speciale:
- Il primo percorso è quello che attraversa parte della struttura e termina tra sale del Museo Archeologico dell’Agro Falisco;
- Il secondo è il nuovo percorso che passa per le Celle di rigore, le Fucilerie, le Terrazze e il Mastio.
Ogni percorso dura un’ora e sono entrambi gratuiti. Con 2 ore di visita vivrete una delle esperienze più suggestive e interessanti che offre l’Agro Falisco.
Il Museo Archeologico dell’Agro Falisco
Il Museo Archeologico dell’Agro Falisco, gestito dal Polo Museale del Lazio, è insieme al Museo Etrusco di Villa Giulia a Roma, il più importante spazio espositivo della civiltà Falisca.
A partire dal 1950 il Forte Sangallo comincia ad accogliere reperti archeologici dell’Agro Falisco. Il museo viene inaugurato nel 1977, l’esposizione attuale completata nel 1985.
Open Sansarial, helvetica, sans-serif;">I centri urbani principali rappresentati all’interno del percorso sono Falerii e Narce. Il museo ripercorre la storia di queste città a partire dal X secolo a.C.. Già dai ritrovamenti più antichi si può notare l’importanza della produzione ceramica locale. Opere di elevatissima fattura, che facevano concorrenza agli Etruschi e a Roma.
Corredi funerari, vasellame, decorazioni architettoniche, armi, oggetti votivi, gioielli, ci raccontano la vita di un popolo piccolo ma ricco di cultura, tutto da scoprire.
I Borgia a Civita Castellana
Il Forte Sangallo è costruito su pianta pentagonale, è composto da cinque imponenti bastioni. Si affaccia su un fossato artificiale, nel quale ogni anno si svolge il Palio degli anelli. È una delle più importanti opere militari tra la fine del ‘400 e il ‘500.
Papa Alessandro VI (Rodrigo Borgia) affida la costruzione del Forte ad Antonio Sangallo il Vecchio, alla fine del XV secolo. L’obiettivo è di proteggere i confini settentrionali dello Stato della Chiesa, che in quel periodo è in forte espansione.
L’edificio contiene diversi esempi di sperimentazione architettonica militare. Doveva essere una struttura che si adattasse all’utilizzo delle armi da fuoco dell’epoca.
I segni della permanenza dei Borgia si ritrovano negli affreschi del portico inferiore e negli stemmi. Si racconta che Cesare Borgia, il Duca Valentino, per sfuggire ai soldati di Giulio II dopo la morte di Rodrigo, si rifugia per breve tempo nel forte.
Residenza papale di Civita Castellana
È durante il mandato del Papa guerriero Giulio II della Rovere che la fortezza viene potenziata. Con l’intervento di Antonio da Sangallo il Giovane viene costruito il bellissimo cortile maggiore, su cui si affaccia l’appartamento papale. L’edificio diviene residenza pontificia fino agli inizi del 1800. Tra i papi che soggiornano qui: Paolo III Farnese, Clemente VIII, Pio V e Pio VII.
Nel XIX secolo la fortezza viene utilizzata come carcere, prima politico poi militare, detto la “Bastiglia di Roma”, fino al 1870.
Durante la seconda guerra mondiale viene adattato come rifugio per gli sfollati. Nel portico interno si vedono ancora gli affreschi anneriti dai fuochi che i rifugiati accendevano per scaldarsi.
Le prigioni del Forte Sangallo e le celle di rigore
Nel piano terra del cortile maggiore ci sono 17 celle, che testimoniano l’utilizzo a scopo detentivo del Forte Sangallo. A partire dalla seconda metà del 1700 la fortezza diventa infatti il carcere dello Stato Pontificio.
L’architettura della struttura lo rendono un luogo sicuro e inespugnabile, tanto che nel 1819 diventa carcere di massima sicurezza. Qui vengono rinchiusi I maggiori oppositori politici oltre che I prigionieri più pericolosi. Questo dimostra che, anche in questo periodo storico, l’abitato di Civita Castellana continuava a essere molto rilevante per Roma.
A questo scopo le celle di rigore vengono poste nella parte più sicura e riparata del Forte. Dopo un recente intervento restaurativo sono oggi visitabili. Misurano circa 12mq l’una, sono dotate di tavolaccio e in un solo caso, di latrina.
Chi era rinchiuso qui era in totale isolamento, in alto una piccolo finestra quadrata per garantisce almeno una presa d’aria. Sulle pareti sono visibili ancora oggi scritte e incisioni dei detenuti.
Il camminamento delle fucilerie
Le fucilerie si trovano in un’area invisibile del Forte Sangallo. Uno stretto camminamento lungo 37 metri, che attraversa le mura della rocca nel lato sud del cortile minore.
Delle piccole feritoie permettevano di sparare con gli archibugi senza essere visti. La strombatura all’interno garantiva ampio spazio per prendere la mira. Da questo riparo gli archibugieri potevano difendere il forte da eventuali attacchi.
In questo percorso vedrai anche l’argano a ruota per l’azionamento del ponte levatoio sottostante, ancora funzionante. Sono presenti anche I resti di una scala a chiocciola che conduceva direttamente ai bastioni delle terrazze.
Questo percorso termina con una porticina nascosta che sbuca di poco sotto la via d’accesso alle terrazze.
Le terrazze e il mastio del Forte Sangallo
Questa è la parte più incisiva della visita, qui potrai godere di una vista singolare sull’intero territorio di Civita Castellana. Il panorama che vedrai sul marciaronda del Mastio sarà il colpo finale, una visione che si allunga su tutto l’Agro Falisco!
Le terrazze del Forte Sangallo sono di fondamentale importanza strategica e difensiva. Qui ci sono le postazioni di tiro che seguono l’intero perimetro del monumento. Ci sono alcune piazzole in cui erano piazzati I cannoni. Questi oggi non sono presenti perché vennero trasferiti a Roma nel 1860 dalle truppe francesi per difendere Castel Sant’Angelo.
Il Mastio è la struttura più alta del Forte Sangallo, l’ultimo bastione, che domina la sagoma della fortezza. Costruito su pianta ottagonale, ospita al suo interno una residenza disposta su tre piani. All’entrata di questa perla dell’architettura rinascimentale è posto un piccolo ponte levatoio, sulla porta lo stemma di papa Giulio II della Rovere. Qui infatti dovevano essere I suoi appartamenti.
Le scale interne conducono al punto più alto del mastio: il marciaronda. La vista panoramica da qui è un’emozione che rimane impresse nella memoria.
Possiamo immaginare come nella storia sia stato utilizzato per controllare I movimenti nel territorio circostante. Oggi possiamo lasciarci incantare dalla stessa visione.
Orari e contatti
Giorni d'apertura: dal martedì alla domenica
Orari: 09:00 - 19:00
Giorni di chiusura: lunedì, 1 gennaio, 1 maggio, 25 dicembre
Biglietto: Gratuito. Ingresso allo scoccare di ogni ora per gruppi di massimo 20 persone
Telefono: 0761 513735