Tra i maestosi giganti nella
faggeta del Monte Cimino
Canepina
Una esperienza che coinvolge importanti aspetti di questo territorio un tempo attraversato da mulattiere che collegavano i vari centri con il ricco bosco. Un intenso “traffico”, era generato dal via vai di cavalli e asini, usati per il lavoro della terra, per trasportare legna, per i raccolti e le persone. Sono stati proprio questi animali i veri abitanti del luogo nel corso dei secoli ed è con loro che cammineremo insieme nei boschi.
Punto di partenza, piazzale primo maggio a Canepina, dove è sito il Museo delle tradizioni popolari, ospitato nell’ex convento seicentesco dei Carmelitani, che comprende anche la Chiesa di San Michele Arcangelo. Il museo, conserva oggetti tipici della cultura contadina come aratri, zappe telai e tanti altri strumenti ormai caduti in disuso. Nelle sale e nel chiostro, quest’ultimo ricoperto da un ciclo di pitture realizzate nella prima meta del XVII secolo dalla scuola marchigiana di Sebastiani, sono esposti anche oggetti riferibili alla religiosità popolare, alla scuola, al gioco, al ruolo della donna, alla vita familiare e ai mestieri in via di estinzione. II “Salone Quarto Stato”, invece, ospita oggetti che riguardano iI canepinese Angelo Meloni noto come Picino (1880-1945), leggendario fantino tredici volte vincitore del Palio di Siena.
A metà percorso troveremo il ranch la pineta dove si potrà sostare e previa prenotazione continuare il nostro giro in sella ai cavalli, il preludio del percorso sarà la splendida visita alla faggeta vetusta dei Monti Cimini, posto spettacolare per scattare foto e rilassarsi.
Il rientro permetterà di costeggiare Soriano nel Cimino e la via rurale che porta la convento dei frati.
Autore: Federico Pera - Consigliere Comune di Canepina
Altra caratteristica del territorio è la presenza di molti corsi d'acqua, tra cui si ricorda il fosso Ripa, con il suo salto, che attraversa tutto il paese passando sotto le strade comunali.