Premio di giornalismo digitale – Calcata 4.0
Premio di giornalismo digitale Calcata 4.0
TIPO DI EVENTO
Premio di giornalismo con ospiti
QUANDO
18-19 novembre
BIGLIETTO
Gratuito
Due giornate dedicate ai protagonisti dell’informazione sociale, il Premio Giornalismo 4.0, Mimmo Lucano, Mauro Biani, Luisa Morgantini, Luciana Castellina, Moni Ovadia, Russo Spena tra i premiati
Nuove storie di resistenza e di disobbedienza. Sabato 18 e Domenica 19 Calcata ospiterà per la quarta edizione del Premio di Giornalismo Digitale ideato dalla Rete NoBavaglio – Liberi di essere informati con il patrocinio dell’amministrazione comunale di Calcata .“Non solo premieremo tanti amici che ci hanno purtroppo lasciati -affermano i promotori- ma tanti colleghi e personaggi che lottano oggi per un'informazione libera e per i diritti di tutti” .
Un riconoscimento che la Rete NoBavaglio assegna ad alcune inchieste giornalistiche e personalità che si sono distinte nell’affrontare tematiche legate alla lotta alle diseguaglianze, all’inclusione sociale, alla difesa dell’ambiente, alla resistenza e all’attivismo civile e sono espressione della promozione dei diritti, della solidarietà e della democrazia. Personalità che si riconoscono per il valore delle azioni nella quotidianità e che si impegnano per il riscatto sociale del territorio e delle periferie del mondo, lontani dai soliti stereotipi emergenziali, per raccontare realtà sociali, conflitti internazionali, immigrazione, nuove povertà, esperienze di mutualismo e di opposizione alle nuove forme di autoritarismo.
L’appuntamento è per il 18 novembre al Teatro comunale di Calcata Nuova e domenica 19 novembre nella Sala del Granarone (via di Porta Segreta 9) nel cuore del borgo medievale di Calcata.
A presentare l’iniziativa Vanessa Losurdo e Juri Cavalieri della Rete NoBavaglio di Calcata insieme alla sindaca Sandra Pandolfi, che crede fortemente in questo progetto, consegneranno i premi ad una ventina tra giornalisti italiani e personalità scelti da un’ apposita giuria che hanno raccontato i momenti più difficili delle guerre e la sofferenza di vari popoli nel 2023. Uno dei riconoscimenti andrà a Mimmo Lucano, ex sindaco di Riace, Luciana Castellina; Mauro Biani; Giovanni Russo Spena; Gianpiero Cioffredi; Matteo Delbò regista-documentarista e Chiara Avesani giornalista, autori del docufilm Erasmus in Gaza; Rami el Hanan e Bassam Aramin del Parents Circle, l’associazione dei familiari delle vittime palestinesi e israeliane morte nel conflitto; Luisa Morgantini già ex vice presidente del Parlamento Europeo nonché presidente dell’Associazione Assopace Palestina; Moni Ovadia; Paolo Di Nicola per il docufilm Il Paradiso non ha confini; Massimiliano Cacciotti, Emanuele Giacopetti e Marco Veruggio rispettivamente autori e curatore del longform Amazoniade; Ugo Roffi, Ludovica Schiaroli e Leila Maiocco autori e protagonista del documentario Franco Sartori, la città possibile; Giammarco Sicuro inviato Rai; Tiziana Barillà e Fabio Itri per BIZZÒLO; Gianni Tassi già segretario Stampa Romana Viterbo; Alessia Marani cronista Messaggero; Toni Garbasso per Rivoluzione Vedova; Vincenzo Vita presidente Aamod e garante dell’Associazione Articolo 21; Emidio D’Amato autore del libro e della ricerca storica su Epimedio Liberi partigiano e martire delle Fosse Ardeatine; Fatima Celikchan esule curda; Eugenia Nicolosi autrice di Patriarcato for dummies; Cecilia Brighi dell’Associazione Italia Birmania; Paolo Piacentini scrittore e promotore del “turismo lento”; Massimo Bonelli docente e dirigente scolastico; ELETT.RI.TV Elettriche Risonanze della Valle del Tevere; Margherita Costa; Gabriele D’Angelo; Simona Berterame.
Infine è prevista una VISITA GUIDATA dal giardino della casa dell’architetto Paolo Portoghesi al Borgo Calcata numero massimo partecipanti 35 persone calcata4.0@gmail.com
IL PREMIO
NUOVE STORIE DI RESISTENZA E DI ATTIVISMO
Premio Giornalismo Digitale a cura della ‘Rete NoBavaglio – Liberi di essere informati’ con il patrocinio del Comune di Calcata
Sabato 18 e domenica 19 novembre 2023- Calcata (Viterbo)
Il Premio alla quarta edizione, ideato dalla Rete NoBavaglio, nasce nel 2019 – da un progetto condiviso da diverse personalità del giornalismo, della cultura ( tra le quali l’architetto Paolo Portoghesi ) e da rappresentanti dell’associazionismo – vuole valorizzare una narrazione, lontana dai soliti stereotipi emergenziali, per raccontare realtà sociali, conflitti internazionali, immigrazione, nuove povertà, esperienze di mutualismo e di opposizione alle nuove forme di autoritarismo.
Saranno premiate dalla sindaca Sandra Pandolfi alcune inchieste giornalistiche e personalità che si sono distinte nell’affrontare tematiche legate alla lotta alle diseguaglianze, all’inclusione sociale, alla difesa dell’ambiente, alla resistenza e all’attivismo civile.
COMITATO PROMOTORE di Calcata 4.0
Rete NoBavaglio – Liberi di essere informati; Rete NoBavaglio Viterbo-Tuscia; Comune di Calcata
Sezione Anpi Carla Capponi di Civita Castellana; Civitonica; Associazione Stampa Viterbo; Bio-distretto della Via Amerina e delle Forre; Archivio audovisivo del Movimento Operaio; Anpi Sezione Giacomo Matteotti Flaminia-Tiberina, Anpi Sezione Teresa Noce Fiano Romano; Spi Cgil Lega Valle del Tevere; Spi Cgil di Civita Castellana; Cgil Civitavecchia Roma Nord Viterbo; GvPress, Radio Giornale Sociale; Castelnuovo Fotografia; Soci Coop
I premiati
PREMIO SPECIALE a Paolo Portoghesi
Paolo Portoghesi. Architetto di fama internazionale ma anche storico, critico, docente, scrittore e primo direttore della Biennale Architettura che tracciò la via italiana al Post Modern. Una figura poliedrica di progettista, docente alla ricerca continua di idee che hanno partorito grandi opere dalla Casa Baldi alla moschea di Roma. Cittadino di Calcata, il borgo che l’ha adottato e stregato e da cui si è fatto adottare, trovando il suo rifugio ideale nella grande casa giardino che dall’alto guarda il borgo medievale dove ha vissuto per cinquant’anni insieme con la moglie Giovanna Massobrio, dove ha dato forma e materia alla sua idea di architettura in continua evoluzione ispirata all’energia trasmessa dalla terra e dai luoghi vissuti a Calcata.
Matteo Delbò regista-documentarista e Chiara Avesani giornalista, autori del docufilm “Erasmus in Gaza”.
Il docufilm è la narrazione di un popolo ostaggio di una guerra che dura da decenni attraverso gli occhi di uno studente di medicina dell’Università di Siena che grazie al programma ErasmusPlus, giunge nella Striscia di Gaza per svolgere un progetto di studio all’estero promosso dalla Comunità Europea. La storia di Riccardo Corradini, 25 anni, diventa un documento che mostra gli orrori vissuti in Palestina da “un’intera generazione di mutilati”, giovani e soprattutto bambini nati in una terra perennemente sotto assedio, ferita da un conflitto senza tregua.
Rami el Hanan e Bassam Aramin
Rami el Hanan e Bassam Aramin del Parents Circle, l’associazione dei familiari delle vittime palestinesi e israeliane morte nel conflitto. Rami, graphic designer e attivista israeliano in un’azione terrorista palestinese ha perso la figlia Smadar di 14 anni. Bassam, palestinese, militante nei “Combattenti per la pace” invece ha perso la figlia Abir, di 10 anni, per una pallottola sparata da un soldato israeliano. Dovrebbero odiarsi, invece, cercano la riconciliazione, non vogliono altro sangue ma solo pace. Insieme sostengono il “Parents Circle-Families Forum” che riunisce oltre 600 famiglie israeliane e palestinesi che, dopo aver subito gravi perdite familiari a causa del conflitto, hanno deciso di promuovere il dialogo e la riconciliazione tra i due popoli.
Luisa Morgantini già ex Vice Presidente del Parlamento Europeo nonché presidente dell’Associazione AssopacePalestina, l’associazione impegnata dal 1988 a promuovere il dialogo e il superamento pacifico del conflitto tra Israele e Palestina.
Figlia di partigiani è stata la prima donna eletta nella segreteria della Federazione Lavoratori Metalmeccanici di Milano (FLM), eletta nel Parlamento Europeo è stata Vicepresidente con l’incarico delle politiche europee per l’Africa e per i diritti umani. Un impegno che non ha mai smesso di perseguire: è tra le le fondatrici della rete internazionale delle “Donne in nero contro la guerra e la violenza” e ha fondato l’associazione AssoPacePalestina. E’ tra le 1000 donne nel mondo che sono state candidate al Nobel per la Pace.
Moni Ovadia, attore, cantante, scrittore: è uno dei più autorevoli e popolari uomini di cultura e artisti della scena italiana e europea. Con il suo teatro musicale, ispirato alla cultura yiddish ha contribuito a fare conoscere in Italia ed in Europa la cultura ebraica. Ma il suo impegno non è solo nel campo della cultura. Moni Ovadia da sempre rappresenta una voce libera, che si oppone all’indifferenza e al conformismo, costantemente impegnato nel sostegno dei diritti e della pace. Da sempre è impegnato nel tramandare la tragedia del popolo ebraico e nel combattere le atrocità e i genocidi che ancora oggi massacrano tante popolazioni del mondo.
Paolo Di Nicola per il docufilm “Il Paradiso non ha confini”. Nel 1966 un salesiano, Gerard Lutte, proveniente dal Belgio, approda a Prato Rotondo e scopre una città fatta di insediamenti abitativi costituiti da casette in muratura e di baracche di lamiera e legno dove vivono in condizioni precarie nuclei familiari di immigrati provenienti da varie regioni. Paolo Di Nicola rappresenta una città che ancora oggi vive anche se con volti, colori e lingue diverse. Il racconto di padre Gerarde Lutte è il racconto di un parroco dei baraccati e della lotta per la casa. Di una Roma che non è mai sparita. Allontanato dai Salesiani per le sue battaglie a favore degli ultimi, alla Magliana fonda il Circolo di Cultura Proletaria, ottiene una cattedra di Psicologia dell’età evolutiva alla Sapienza e inizia a viaggiare in Nicaragua e Guatemala dove fonda il Movimento del giovani di strada. Il 10 luglio 2023 Gerard Lutte è morto proprio alla Magliana, a 94 anni, dopo oltre mezzo secolo trascorso al fianco degli ultimi.
Massimiliano Cacciotti, Emanuele Giacopetti e Marco Veruggio rispettivamente autori e curatore del longform multimediale “Amazoniade, un anno nel magazzino di Passo Corese” di PuntoCritico.info.
Massimiliano Cacciotti, giornalista romano, Emanuele Giacopetti, operaio e illustratore genovese abituato a prestare la sua matita ai temi sociali, Marco Veruggio editore di PuntoCritico.info per aver raccontato il sistema Amazon dall’interno con le mani di un operaio e gli occhi di un reporter che per un anno ha vissuto e lavorato nel grande magazzino di Passo Corese. “Amazoniade” è una rappresentazione dell’occupazione e del precariato attuale. Il longform vuole essere uno spaccato dell’evoluzione del mercato del lavoro sempre meno qualificato e governato da regole aziendali che trovano sempre meno riscontro nei contratti collettivi.
Ugo Roffi, Ludovica Schiaroli e Leila Maiocco autori e protagonista del documentario “Franco Sartori, la città possibile Franco Sartori – la Città possibile” realizzato da un’idea di Luca Borzani e Antonio Caminito. Il sindacato che esce dalla fabbrica e che lavora per il territorio: un nuovo modo di fare sindacato che cerca di conciliare il lavoro e la tutela dell’ambiente. Il docufilm “Franco Sartori - La città possibile” racconta le trasformazioni del ponente genovese tra gli anni Ottanta e Novanta attraverso l’impegno sindacale e politico di Franco Sartori, responsabile in quel periodo della camera del Ponente. Ma il racconto del sindacato nuovo inventato da Sartori travalica i confini territoriali e temporali profilando una inevitabile evoluzione di un sindacato moderno. La città possibile immaginata dal sindacalista è quella che non consuma il territorio, crea una alleanza con il Comitato ambiente delle donne di Cornigliano, che trova “casa” nel centro civico di Leila Maiocco, mette al centro lo sviluppo sostenibile, investe sui nuovi lavori, sui nuovi saperi, vede le contraddizioni non come ostacoli ma come risorse.
Per l’informazione sociale
Giammarco Sicuro, inviato del Tg2, per il suo impegno nel racconto difficile della guerra in Ucraina e in Medio Oriente per questa ragione finito sotto tiro di un sito propagandistico filo russo con insulti e minacce con un fotomontaggio fake. E, per aver dimostrato invece l’importanza del racconto sul campo, unico antidoto alle fake news e alla propaganda che incessantemente prova ad avvelenare l’informazione. Per essere autore di servizi sociali e promotore di campagne solidali al fianco dei bambini e degli indifesi.
Per l’informazione indipendente
Tiziana Barillà e Fabio Itri per BIZZÒLO.
Bizzòlo è il periodico liberatorio edito dal Lavoratorio dell’associazione More -un laboratorio di idee e spazio di lavoro condiviso- con testi di Tiziana Barillà e fotografie di Fabio Itri.
Una giornalista e un fotografo. Sono meridionali, vivono a Reggio Calabria e sentono l’esigenza di raccontare il Meridione attraverso il loro immaginario: “da un bizzòlo “- spiegano loro stessi facendo riferimento all’espressione reggina che indica lo scalino appena fuori dall’uscio – “Lo spazio che da secoli (da queste parti) è sinonimo di condivisione, di scambio di opinioni ed esperienze. Una specie di piccola agorà di periferia, lontana dai palazzi di potere”. La loro è una sfida che si incrocia anche con la crisi dell’informazione di carta e cerca nuove strade e alternative. Da qui l’idea di coniugare la “lentezza” della carta con la prossimità della rete. Di usare il web per comunicare e un foglio per raccontare.
Gianni Tassi già segretario Stampa Romana Viterbo. Come fotografo freelance poi da dipendente professionista racconta la cronaca di anni drammatici per la storia italiana con il quotidiano “Il Messaggero”. Il lavoro lo ha portato in varie parti del mondo a documentare gli effetti della guerra e della povertà: dalla Bosnia all’Iraq alla Palestina fino all’Etiopia. Per molti anni è stato il referente sindacale di Stampa Romana e punto di riferimento per tanti giornalisti del viterbese continuando a sostenere l’importanza di una stampa indipendente.
Alessia Marani cronista Messaggero. Da oltre venticinque anni racconta fatti e misfatti della capitale. Come cronista si è occupata con determinazione di importanti inchieste e di gravi episodi di cronaca nera. Vicende spesso dolorose che hanno fatto emergere malesseri nascosti della nostra società e di una città dove crescono contrasti e diseguaglianze. Ma soprattutto è riuscita sempre a raccontarli con umanità, senza mai dimenticare il rispetto che si deve per tutte le persone.
Arte e impegno
Toni Garbasso per Rivoluzione Vedova. Tony Garbasso è un artista poliedrico che non smette di meravigliarci per la sua ricerca continua di nuove forme d’espressione. Originalità e intuizioni che ha utilizzato per comunicare il senso di una Mostra reale a un visitatore virtuale. Un messaggio che conia e approfondisce per mezzo della traduzione digitale. Il suo lavoro sulla mostra di Emilio Vedova a Venezia è la tangibile riprova dall’aspirazione di un artista in continua evoluzione.
Impegno e memoria
Vincenzo Vita presidente Aamod, Archivio Audivisivo Movimento Operaio Democratico e garante dell’Associazione Articolo 21. Vincenzo Vita è un instancabile difensore della libertà d’espressione in tutte le sue forme. Giornalista, già parlamentare, scrive per “il Manifesto”. È stato docente all’Università di Sassari nel corso di laurea in Scienza della comunicazione e giornalismo. È presidente della Fondazione Archivio audiovisivo del Movimento operaio e democratico. Il suo impegno ha messo al centro dell’azione politica e civile la libertà e il diritto dei cittadini di essere informati correttamente.
Emidio D’Amato autore del libro e della ricerca storica su Epimedio Liberi partigiano e martire delle Fosse Ardeatine. Autore del libro “Un uomo, un universo- storia di Epimenio Liberi vittima delle Fosse Ardeatine”. Una ricerca che ha ripercorso -attraverso testimonianze e documenti- la vita di Epimenio Liberi, la famiglia, gli amori, le amicizie, la adesione al Partito d’Azione e le vicende che lo condussero alla tragica morte alle Fosse Ardeatine.
Impegno civile
Fatima Celikchan esule curda. Per il suo impegno e coraggio nel tenere accesa l’attenzione sulla tragedia del popolo curdo. Da esule il suo cuore e i suoi pensieri sono rivolti ai propri cari che subiscono violenze e la privazione della libertà personale e a tutti i connazionali che lottano per la libertà contro il regime turco.
Eugenia Nicolosi autrice di “Patriarcato for dummies”. Attivista femminista e del movimento Lgbtqia+. Ha portato il suo impegno nel campo del giornalismo e della letteratura. Al fianco delle lotta di diverse associazioni e organizzazioni che promuovono la parità di genere e la parità di diritti. Per la divulgazione attraverso i social media, pubblicazioni e festival dedicati alla comunicazione, all’inclusione e all’empowerment femminile. È nella segreteria nazionale di Gaynet e collabora con Giulia- Giornaliste unite libere e autonome, Non una di meno e con la Rete donne transfemminista di Arcigay.
Cecilia Brighi dell’Associazione Italia Birmania insieme. Segretaria dell’associazione Italia-Birmania insieme. Da anni è impegnata nella battaglia per spezzare la cortina di silenzio e l’indifferenza che avvolge il dramma del popolo birmano. Con un lavoro di contro informazione denuncia la giunta militare illegalmente al potere in Myanmar che da tre anni con grandissima violenza imprigiona e uccide la popolazione, attacca le istituzioni democratiche, uccide sindacalisti e intellettuali, bombarda e distrugge villaggi e luoghi di culto.
Paolo Piacentini scrittore e promotore del “turismo lento”. Per l’impegno e la passione con cui, da più di trent’anni, promuove il turismo lento in Italia. Si occupa di trekking, nel 2009 scrive il “Manifesto del camminare”, documento che ha portato alla nascita di Federtrek che ha come missione far crescere la consapevolezza di quanto camminare contribuisca al benessere individuale e collettivo. Scrittore, editore, professore, è considerato il custode e cantore della Natura italiana per eccellenza. In particolare, un giusto ringraziamento va al considerevole apporto dato alla promozione dell’agro Falisco in questi due anni
Massimo Bonelli docente e dirigente scolastico.
ELETT.RI.TV Elettriche Risonanze della Valle del Tevere, la rete libera che dà spazio alla musica originale e alla memoria attiva. Una esperienza libertaria per fare informazione video dal basso dando spazio agli artisti e al racconto delle lotte sociali e politiche legate al territorio
Domenica 19 novembre ore 15 Sala Granarone a Calcata Vecchia
PREMIO SPECIALE
Riccardo Laganà per il suo impegno e per il suo attivismo per la tutela dei valori fondanti del Servizio pubblico radiotelevisivo. Per il senso collaborativo che lo ha visto disponibile con diversi movimenti e associazioni tra le quali Articolo 21, Move On Italia, Associazione Stampa Romana, Libertà e Giustizia, Appello Donne e Media, Assoprovider, Libera Cittadinanza, Net Left.
Per il suo volontariato nel campo della tutela e della salvaguardia degli animali e dell'ambiente dedicandosi, in particolare, anche alla formazione e agli aspetti divulgativi per lo sviluppo di una cultura del rispetto di animali e ambiente.
Impegno civile
Mimmo Lucano per essersi assunto il dovere dell’accoglienza. Nella politica riassume il concetto dell’ospitalità e dei rapporti tra esseri umani come fattore di rilievo. Nell’aver riqualificato il borgo di Riace e fondato il Villaggio Globale, basato sul lavoro di migranti/rifugiati e delle famiglie riacesi sperimentando la convivenza di persone con usi, costumi e religioni diverse e per avere realizzato laboratori artigianali e piccole attività commerciali. Per aver contrastato la criminalità organizzata attraverso politiche pubbliche e sociali.
Docufilm su Riace.
Luciana Castellina, protagonista di tante lotte e storie del movimento operaio. Per la sua strenua e infaticabile partecipazione alle battaglie pacifiste e internazionaliste dalla secondo metà del Novecento e di questi vent’anni del ventunesimo secolo.
Per il suo esempio di donna in politica, nelle istituzioni italiane ed europee che ha ottenuto e continua ad ottenere grande rispetto per i princìpi che hanno ispirato le sue idee e per la coerenza delle sue scelte.
Mauro Biani perché ogni giorno con i suoi disegni e illustrazioni satiriche ci racconta il “Mondo attorno a noi”. Ci mostra le grandi tragedie e le terribili ingiustizie che colpiscono le persone più fragili e indifese della nostra società, come gli immigrati, gli sfruttati di un un sistema economico spietato e le vittime delle guerre e dei conflitti perenni. Le sue illustrazioni danno vita anche a un manifesto di una umanità che non si arrende, che non smette di lottare per la pace, per la giustizia, contro dittature e fascismi. Per un mondo che potrebbe e vorrebbe lui stesso che fosse diverso.
Giovanni Russo Spena. Da oltre 50 anni protagonista delle lotte per i diritti e contro le ingiustizie nel nostro Paese e nel Mondo. Da attivista politico della sinistra, dentro e fuori il Parlamento, ha dato voce ai grandi conflitti sociali ascoltando le istanze dei movimenti spontanei che hanno segnato la vita politica, sociale e culturale della nostra società. Da giurista non ha mai smesso di lottare per la difesa dei diritti civili e umani.
Gianpiero Cioffredi. Il volontariato come seme del rinnovamento e dell’emancipazione sociale. Dell’impegno civile Gianpiero Cioffredi ne ha fatto la sua ragione di vita costruendo anticorpi sociali per contrastare illegalità e mafie. L’impegno sul fronte della lotta alla criminalità organizzata lo ha visto in prima linea nella denuncia pubblica dei poteri politici ed economici controllati dalle mafie, troppo spesso volutamente sottovalutati dalla Politica. La restituzione alla comunità dei beni sottratti ai clan è diventata l’azione più importante per riaffermare un concetto di legalità che è inscindibile dal rispetto della giustizia sociale
Giornalismo sociale
Margherita Costa. L’attenzione per le sofferenze e grandi ingiustizie sociali sono al centro del suo lavoro quotidiano di giornalista e videomaker. In modo particolare nei suoi servizi racconta con umanità il dramma e lo sfruttamento dell’immigrazione. La lotta contro le discriminazioni e violenze di genere.
Gabriele D’Angelo. Giornalista videomaker attento alle tematiche del carcere, della sanità e dei diritti civili e ambiente. Con i suoi approfondimenti riesce ad accendere fari su questioni spesso snobbate dai media portando gli occhi dei lettori dentro le prigioni e all’interno dei centri per il rimpatrio degli immigrati raccontandoci storie varie di umanità negata.
Simona Berterame. La cronaca attraverso l’obiettivo di una telecamera. Come videoreporter propone la narrazione di grandi tragedie e conflitti, come quello in Ucraina, partendo dalle singole storie delle persone che li vivono sopra la propria pelle. La sua attenzione è rivolta sempre al rispetto della dignità umana e delle vittime di fatti di cronaca. Con questa impostazione propone un modo di fare giornalismo che non cede alla retorica e alla spettacolarizzazione dei drammi quotidiani.
LA GIURIA
Per la selezione dei lavori, curata dalla Rete NoBavaglio è stata creata un’apposita giuria formata da esperti del settore e da personalità della cultura e del mondo dell’associazionismo tra cui:
Sandra Pandolfi sindaca di Calcata
Vanessa Losurdo Rete NoBavaglio Viterbo
Marino Bisso giornalista Rete NoBavaglio
Claudio Pisani artista
Elisabetta Portoghese direttrice artistica Castelnuovo Fotografia
Linda di Benedetto giornalista Panorama
Ugo Baldi giornalista Il Messaggero
Cristina Pantaleoni responsabile di ‘GVpress – Associazione italiana dei giornalisti-videomaker’
Famiano Crucianelli presidente Bio distretto della Via Amerina
Ivano Maiorella direttore Giornale Radio Sociale
Roberto Pagano giornalista Forum Terzo Settore del Lazio
Alessia Marani giornalista Il Messaggero
Roberto Monteforte giornalista
Vincenzo Vita direttore Archivio Audiovisivo Movimento del Operaio-AAMOD
Clara Habte, giornalista Rete NoBavaglio e Villaggio della Pace
Claudio Pelagallo giornalista RNB e direttore di In Libera Uscita
Ettore Muffo presidente Sezione Anpi Carla Capponi Civita Castellana
Linda Ciarrocca segretaria dello Spi Cgil Valle del Teverel
Juri Cavalieri Rete NoBavaglio Viterbo
Lucilla Ciuchi, Soci Coop
Leandro Palestini giornalista e critico televisivo
Rosario Coco giornalista Gay Net
Stefania Pomante segretaria generale della Cgil di Civitavecchia-Roma Nord-Viterbo
Manolo Luppichini reporter, regista e autore televisivo
Miranda Perinelli segretaria generale dello Spi-Cgil di Viterbo, Civitavecchia e Roma Nord
Franca Giacomini presidente della Sezione Teresa Noce Fiano Romano
Chiara Polcaro segretaria della Sezione Giacomo Matteotti Flaminia-Tiberina
Aldo Galli presidente della Sezione Giacomo Matteotti Flaminia-Tiberina
Andrea Bernabeo giornalista Metro
Dove si svolge l'evento
L’evento si svolge in due location:
- Teatro Comunale di Calcata – 18 novembre
- Il Granarone a Calcata vecchia – 19 novembre
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