Museo e Centro Culturale "Marco Scacchi"

Museo e Centro Culturale "Marco Scacchi"

Il museo e le attività del centro culturale

Il primo piano dello storico edificio del borgo, un tempo sede del convento di monache clarisse, ospita i tre servizi culturali: Archivio, Biblioteca e Museo.

La missione principale del museo è quella di essere un'istituzione permanente senza scopo di lucro, al servizio della società e del suo sviluppo, aperta al pubblico

Il museo effettua ricerche sulle testimonianze materiali e immateriali dell'uomo e del suo ambiente, le acquisisce, le conserva, le comunica e le espone per scopi di studio, istruzione e diletto.

Il Museo e Centro Culturale "Marco Scacchi", intitolato a un illustre violinista e compositore gallese del XVII secolo, intende raccontare e comunicare l'ambiente culturale, sociale e paesaggistico della comunità. Illumina l'elemento socialmente e culturalmente più rilevante che è rappresentato dalla musica e dalle sonorità in tutte le loro molteplici forme.

Le attività del Centro Culturale prevedono anche la realizzazione di attività culturali di diverso tipo che permettono la costituzione di uno spazio di riflessione e scambio e di promozione culturale per la comunità. 
Inoltre il Centro Culturale ha il compito di approfondire i contenuti del museo per mezzo di mostre, pubblicazioni, conferenze, concerti e corsi.

L'allestimento museale si basa su due settori principali che restituiscono alla comunità e a tutti i pubblici la migliore eco della fonosfera gallesina: il paesaggio naturale sonoro e la musica della comunità di Gallese.

Sala 1 - Il paesaggio sonoro di Gallese – La fonosfera dell'ambiente naturale

Nella prima sala viene presentato il paesaggio naturale del borgo che dall'alto del suo pianoro tufaceo guarda il territorio circostante.

Esso vive circondato e immerso nella natura e nei suoni da essa prodotti, lontano dal caos della Ferrovia e dell'Autostrada che pure sono presenti sul suo territorio. I sentieri che si addentrano nelle forre sottostanti fanno scoprire le sue bellezze imperdibili, in un continuo fluire di paesaggi naturali e suoni che costituiscono la fonosfera dell'ambiente gallesino, lo spazio sonoro della Natura, che altrove raramente si è conservata così intatta.

Animali, cascate e torrenti, alberi secolari e anche architetture storiche ne impreziosiscono il paesaggio.

 

Sala 2 - Il paesaggio sonoro di Gallese – Le vicende storiche

Nella seconda sala viene raccontata la storia del borgo. Le sue vicende si ricavano in parte dagli scritti di Mons. Zaffarame, il cui ritratto è qui esposto.

Le origini si perdono nella civiltà falisca ed etrusca per poi proseguire sotto l'Impero Romano, godendo della vicinanza del biondo Tevere e delle frequentate Via Flaminia e Via Amerina.

La città fu sempre fedele alla Chiesa, tanto che il pittore gallesino Publio Muratore nel secolo scorso rappresentava, nel dipinto qui esposto, l'ideale consegna delle chiavi della città al potere religioso.
Passò sotto varie casate nobiliari e infine fu eletta a Ducato per la famiglia Altemps che sistemò il Palazzo nobiliare. In questo periodo la città visse un momento felice dando i natali a importanti personaggi, tra di essi il condottiero Tiberio Tiberi, rappresentato nel ritratto del XVI secolo che egli donò come voto a San Famiano, patrono di Gallese.

Il Ducato passò per via diretta agli Hardouin: Maria Hardouin era la moglie di Gabriele d'Annunzio e il suo ritratto eseguito da Sartorio è esposto al Museo Nazionale di Arte Moderna a Roma.

Città agricola e poi, agli inizi del Novecento, anche città industriale con la nascita di diverse industrie e la notevole crescita economica.

Successivamente, e soprattutto a partire dalla costituzione del Biodistretto della Via Amerina e delle Forre nel 2011, il Comune si è impegnato nella tutela e salvaguardia dell'ambiente naturale di Gallese a favore della ripresa di un'agricoltura sostenibile.

 

Sala 3 - La musica del Sacro – San Famiano patrono di Gallese e la sua festa

La musica silenziosa – La tradizione della Zitella e la lavorazione con gli spilli

La terza sala è dedicata alla vita religiosa del borgo, con le sue musiche e sonorità.

Qui sono esposti i ritratti dei due Papi di Gallese e tre affreschi provenienti da antiche Chiese dirupate, mentre due rappresentazioni della Madonna con Bambino, di cui un interessante bassorilievo in marmo policromo, dimostrano la devozione mariana della città.

Ma il momento centrale dell'anno è la festa del Patrono San Famiano, le cui spoglie riposano nella Basilica eretta nel 2021 Santuario Diocesano.

I festeggiamenti, inseriti tra le rievocazioni storiche del Lazio, comprendono il tradizionale corteo storico e la Corsa alla Stella, con la consegna del Palio di San Famiano alla contrada vincitrice.
Le due processioni religiose sono impreziosite dalla scoppiettante Bengalata che illumina fino a terra l'alta cinta muraria e dalla storica partecipazione delle Zitelle. Alle donne, estratte il giorno della processione a San Famiano a Lungo, veniva assegnata una dote per il matrimonio. Partecipavano alla processione indossando l'abito esposto, realizzato infilando nel bianco tessuto silenziosi e discreti spilli e dando vita con essi ad un'armoniosa melodia di piegoline. In tal modo il tessuto poteva essere utilizzato come parte del corredo: una volta smontato l'abito appariva come nella vetrina.

 

Sala 4 - La musica nei riti e nelle feste popolari – La Banda Musicale "Città di Gallese" – Musica composta e cantata

Lasciando le sonorità delle tradizioni religiose entriamo nella sala dedicata alla musica composta, tramandata ed eseguita.

Un posto d'onore è qui riservato ai compositori gallesini del 1600:

  • Marco Scacchi, uno dei primi violinisti del periodo barocco. Maestro di cappella presso i Granduchi polacchi, compose per loro varie opere, alcune stampate in notazione moderna ed esposte nella vetrina.
  • Teofilo Gargari, di cui possiamo ammirare il suo ritratto del XVI secolo, benefattore della città, compositore per la corte Pontificia a Roma, autore anche dell'opera esposta in vetrina.

I tradizionali appuntamenti musicali sono affidati all'instancabile opera della Banda Musicale di Gallese, una delle più antiche del Lazio, che da sempre rinnova l'esecuzione de La Sveglia dell'Immacolata, all'alba dell'8 dicembre, e della Pasquarella del 5 gennaio.

Gli strumenti musicali che qui sono esposti furono acquistati dallo stesso Comune nei primi anni di vita della Banda, a testimonianza dell'alto servizio civile che essa svolgeva.

Non va dimenticata Armida Parsi Pettinella, mezzosoprano nata a Gallese alla fine dell'800, gentilissima voce che commosse le sale di prestigiosi teatri anche all'estero, registrando numerosi dischi tra cui quello esposto in originale nella vetrina.

 

Sala 5 - La sonorità assordante: il lavoro dei campi, l'imprenditorialità e il boom economico - Il ricamo e il cucito

L'ultima sala racconta le trasformazioni del paesaggio che iniziarono nel Novecento quando la città salutò l'avvio dell'industria nel campo della ceramica, della lavorazione del cemento e del ferro.

Le nuove attività si legarono subito alle due linee ferroviarie che chiudono il territorio a valle verso il Tevere e a monte verso il Cimino, sia per i trasporti delle merci, sia per la produzione di ferramenta utile per la stessa ferrovia.

Il patrimonio sonoro di Gallese cambiò radicalmente: ai delicati suoni del lavoro dei campi, con le estese coltivazioni di legumi, grano, ulivi e vigne, si aggiunse la sonorità più decisa dei macchinari nelle fabbriche, ai rintocchi dell'orologio cittadino che scandiva il tempo agricolo si affiancò il fischio e lo sferragliare delle ruote del treno.

La richiesta di manodopera femminile per la lavorazione delle mattonelle in cemento determinò il mutamento di preesistenti equilibri familiari, tuttavia rimase vivo il legame con l'arte del cucito e soprattutto del ricamo.

Il ricamo  e il cucito erano attività di compagnia caratterizzate dalla schiva e silenziosa sonorità dell'ago che interrompe il tessuto e del filo che lo disegna e dalla musicalità delle sommesse conversazioni sulle scalette di casa, esperienza sonora del mondo femminile e parte della fonosfera del centro storico.

Testi e alcune foto di Simona Pirolli.

 

Orari e contatti del Museo e Centro culturale Marco Scacchi

Dal 1 marzo al 15 giugno - Dal 1 settembre al 15 dicembre

Giovedì: 8:30 - 12:30

Venerdì: 15:30 - 19:30

Sabato: 15:30 - 19:30 

Il Museo è visitabile anche in occasione dei Festeggimenti in onore di San Famiano (che si svolgono dal 17 luglio al 10 agosto di ogni anno) ed in occasione di eventi secondo un calendario aggiornato annualmente e pubblicato sulla pagina dedicata al Museo: VisitGallese-Museo.

Per ulteriori orari d'apertura rimandiamo alla pagina Facebook: Museo e centro culturale "Marco Scacchi"

Indirizzo: Via Lorenzo Filippini, Gallese.

Telefono: 0761495503

Sito web: www.visitgallese.it

E-mail: museo@comune.gallese.vt.it

 

Nel Museo Civico Marco Scacchi si respirano la storia e la cultura di Gallese, guarda con i tuoi occhi questo paese dell’Agro Falisco!

Dov'è il Museo Civico Marco Scacchi

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