Palazzo del Comune Vecchio
Palazzo del Comune Vecchio
Il Fescennino
Il Fescennino è un reperto di grande valore, è il frammento di un sarcofago di età romana che rappresenta il mito di Enea e la fondazione di Roma. Il cimelio di marmo mostra Enea che impugna lo scudo con la lupa, mentre allatta Romolo e Remo. Su un lato Anchise, il padre di Enea, nell’atto di cingere il piccolo Ascanio.
Vecchia sede del Comune
In questo edificio nel 1878 si trasferiva la sede comunale. Nello stesso periodo viene costruita la torre civica con l’orologio. In precedenza qui si trovavano gli Uffici della vecchia amministrazione dello Stato Pontificio, subito a fianco la casa della Chiesa di San Valentino.
Gli affreschi sacri
Sulle pareti dell’antica sede comunale ci sono affreschi sacri del XVI secolo, appartenenti al periodo amministrativo della Chiesa. Uno di loro raffigura la Madonna con il bambino, i santi Biagio, Valentino vescovo, Sebastiano e Valentino, quest’ultimo protettore con San Biagio di Corchiano. L’affresco è attribuito ad Alessandro della famiglia di pittori Torresani, attivi anche a Fabrica di Roma.
Inoltre il Palazzo contiene anche una teca che espone reperti archeologici, come frammenti di tegole e vasellame domestico.
La pittura contemporanea
Nella sala consiliare, adibita a pinacoteca, sono esposte opere di pittura contemporanea. In questo spazio è presente un’esposizione di opere donate dagli artisti vincitori del concorso nazionale d’arte.
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