Basilica di Sant'Elia
Basilica di Sant'Elia
La storia della basilica
La Basilica di Sant’Elia è parte del complesso chiamato: Santuario pontificio di Santa Maria ad Rupes. Si trova alla base delle valle Suppentonia, proprio sotto il borgo di Castel Sant’Elia. A pochi passi dall’edificio c’è l’ingresso al sentiero naturalistico del fosso della Mola, che conduce nella forra.
La basilica è stata costruita dall’abate Elia nei primi anni del XI secolo. Un papiro del 557, conservato a Ravenna, già segna le tracce di un primo monastero sorto nella zona.
La basilica è passata sotto il controllo della famiglia Farnese negli anni in cui hanno dominato il borgo. In questo periodo, nel 1607, un masso cade sull’edificio e danneggia la parete sinistra; i Farnese si occupano della ristrutturazione.
Con la costruzione della nuova chiesa parrocchiale di S’Antonio Abate, la basilica entra in una fase di decadenza durata fino al XX secolo. Sotto il pontificato di Pio IX la basilica viene restaurata dall’architetto Vespignani. Da questo momento inizia a diventare un’importante meta di pellegrinaggio.
L'interno della basilica
La basilica, progettata in stile romanico, è costituita da tre navate e un transetto.
La navata centrale presenta sette archi per lato, sorretti da colonne con capitelli corinzi, forse costruite con resti di antiche ville romane.
L’abside è affrescato e l’altare maggiore è sormontato da un ciborio decorato con una croce cosmatesca.
Il pavimento della navata centrale e parte del transetto sono decorati in stile cosmatesco, del periodo Alessandrino.
Gli affreschi
Gli affreschi che decorano la basilica sono tra i più interessanti esempi romanici conservati nel Lazio.
Il Cristo redentore, S. Pietro, S. Paolo e altri due santi non identificati dominano il catino absidale.
In basso, dodici angeli rappresentanti i dodici apostoli, creano movimento verso il Cristo.
In basso è rappresentato un corteo di vergini con delle corone, che dovevano essere offerte alla Madonna, purtroppo andata distrutta.
Il lato destro del transetto raffigura visioni dell’apocalisse e la morte di S. Ambrosio, con il suo corteo funebre.
La cripta
All’interno della cripta è si trova la tomba di S. Nonnosio. La tomba è collegata alla navata destra tramite una scala coperta da una volta a botte.
La seconda parte della cripta, più grande rispetto la precedente, ospita la tomba di S. Anastasio e si trova sotto la parte centrale dell’abside.
Orari d'apertura e ingresso
Dal lunedì al venerdì: 14:00 - 18:00
Sabato: 09:00 - 13:00 e 15:00 - 19:00
Domenica: 09:00 - 13:00 e 15:00 - 17:00
Ingresso: 5,00 €
Ridotto: 2,50 €. Ragazzi dai 18 ai 25 anni, over 65, gruppi con più di 15 persone.
Gratuito: Cittadini residenti, minori di 18 anni, invalidi certificati oltre il 74%, accompagnatori non autosufficienti.
Immersa nel fondo di una forra, la Basilica di Sant’Elia è un monumento singolare da vedere nel Lazio. Visita Castel Sant’Elia e scopri i luoghi nascosti dell’Agro Falisco!